Un paio di anni fa ho partecipato ad un incontro sul “dopo di noi”; uno dei relatori era avvocato e papà di un ragazzo con disabilità intellettiva.
Una sua frase, incisiva, dura ed estremamente empatica, nella sua semplicità, è stata illuminante: “fate finta di essere già morti e immaginate la vita dei vostri figli senza di voi”.
Wow…
Il mio pensiero, quella sera e nelle settimane successive, ha continuato da solo, : “…quindi”, mi sono detta, “fa in modo che quello che funziona possa continuare anche senza di te, e cambia, migliora, costruisci insieme ad altri quello che invece non funziona o ancora non esiste. Possibilmente presto.”
Ho sempre pensato che il “dopo di noi” si debba costruire nel “durante noi”, ma questa frase, quella sera, mi ha dato una ulteriore scossa per non rimandare pensieri o esecuzione di soluzioni e soprattutto per non tenere nel profondo della mia anima preoccupazioni e paure, che in modo invisibile potrebbero consumarmi. Questo sito è stato pensato anche per questo, per condividere progetti, sogni, speranze.
Una prima riflessione: immagino la vita di mio figlio in una società inclusiva, piena di diversa umanità. E voi?
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